di Salvatore Migliore Voglio precisare subito il senso del titolo di questa riflessione per non creare equivoci. Spesso mi trovo a riflettere, ma anche a scrivere, sulle cose da fare e da proporre per fare crescere in qualità il mio innamorato, non me ne voglia mia moglie, mi riferisco al mio paese. Qualche volta, quasi d’improvviso, sento di dare un seguito operativo al contenuto delle mie riflessioni. Scatta, allora, il proposito di darne esecuzione. C’è una espressione siciliana che da, in maniera efficace, l’idea della condizione che vivo in circostanze simili, espressione che si usa nei confronti di chi ad intervalli, più o meno lunghi, viene preso, quasi d’improvviso, dal proposito di fare, di reagire ecc. in modo forte rispetto a certi problemi di cui si sente intensamente coinvolto: ci veni a fittiuni o mi veni a fittiuni, econda a seconda se viene ripreso da altri o da se stesso. Fittiuni viene da fitte che letteralmente significa “dolore intenso di brev