Case e terreni in un "forziere" Ma Avanti non evita la stangata
L'ex presidente della Provincia aveva costituito assieme alla moglie separata un fondo patrimoniale in cui aveva messo tutti i suoi beni. Motivazione ufficiale: il futuro dei propri figli. Ma la Corte dei conti non ha dubbi: "L'ha fatto per evitare il pignoramento". E sentenzia che il fondo può essere aggredito. di EMANUELE LAURIA Per non vedere pignorati i propri beni, Giovanni Avanti li aveva messi in un "forziere". Un fondo patrimoniale in cui l'ex presidente della Provincia di Palermo - in previsione di una pesante condanna da parte della Corte dei conti - aveva infilato tre appartamenti a Palermo, uno a Gratteri, altri tre a Belmonte Mezzagno, una villetta ad Altavilla Milicia. E ancora terreni, magazzini, box. Avanti si era cautelato per tempo: aveva costituito il fondo dopo l'atto di citazione da parte della magistratura contabile e prima della sentenza che, nel maggio scorso, lo ha condannato a pagare un milione di euro per