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Visualizzazione dei post da gennaio, 2015

Il silenzio è dolo. Un database aggiornato su tutti i beni in sequestro alla mafia.

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Ismaele La Vardera Italia I beni confiscati sono circa 12.000 in Italia; di questi più di 5000 sono in Sicilia. Si parla di un business di circa 30 miliardi di euro . Questi beni sotto sequestro vengono affidati a un amministratore giudiziario scelto dal giudice del caso, che dovrebbe gestirlo mantenendolo in attività e tenerlo agli stessi livelli che precedevano il sequestro.

BELMONTE VERSO IL COMPLEANNO (Terza Parte) - di Salvatore Migliore

Propongo alcuni passaggi del capitolo “Belmonte nella storia” del mio ultimo libro. Da questi contributi si vedrà come il nostro paese, considerato a torto marginale geograficamente e storicamente, è stato, invece, attivo nella costruzione della storia d’Italia. Spero, quindi, che quanto proposto sia non soltanto una opportunità per rimuovere un luogo comune, quello appunto della marginalità di cui sopra, ma una opportunità per conoscere meglio la storia di Belmonte.

Badminton: Disputato ad Aci Catena il "Trofeo dell'Etna 2015

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Ecco tutti i vincitori per categoria, voce grossa de Le Racchette di Paternò Nell'ultimo fine settimana si è disputato nella palestra di Aci Catena, in provincia di Catania, il Trofeo dell'Etna 2015 di badminton. Cinque le categorie in palio, in campo il meglio del badminton regionale, l a parte da leoni l'hanno fatta i ragazzi de Le Racchette di Paternò. Infatti il singolare maschile è andato a  Gayan Prasad Sylvester (Le Racchette di Paternò) che in finale ha battuto il compagno di squadra  Nicola Di Giovanni col punteggio di 21/12, 21/18. Sul podio Andrea Franceschino dell'Etna Badminton ed Antonio Laudani della Zeronovecinque Catania. Nel singolare femminile ad aggiudicarsi il titolo è stata l'azzurra Giulia Fiorito (Le Racchette di Paternò) che nell'epilogo ha superato Annalisa Calandra (Piume d'Argento) 21/8, 21/10, terze a pari merito Loredana Mauro (Etna Badminton) e Michela Grasso (Castel di Iudica). Del doppio maschile

Verso il Compleanno di Belmonte Mezzagno ( seconda parte )

( di Salvatore Migliore ) A beneficio di quanti desiderano coltivare il proposito di prepararsi all’appuntamento per il compleanno del nostro paese, così come da impegno assunto nella mia precedente riflessione sul tema, propongo un contributo sulla storia di Belmonte, recuperato dalla mia pubblicazione: su Belmonte Mezzagno – Storia - Prospettive. Nascita di Belmonte   La nascita del nostro paese si fa risalire al 17 aprile 1752, data in cui Giuseppe Emanuele Ventimiglia ottenne dal re Carlo III la licentia populandi, l’autorizzazione, cioè, a popolare il feudo Minzagno     con un piccolo nucleo di abitazioni situato nel bagghiu (oggi Piazza martiri d’Ungheria) In quel tempo, il territorio di Belmonte, volgarmente chiamato "feudo del Minzagno", era costituito dalle contrade Cannizzola, Finocchiara, Montagnoli,   Iazzermo, dal feudo di S. Caterina e dal loco di Pitrosino. I luoghi più coltivati erano quelli che costeggiavano i due torrenti che attraversavano il feu