Belmonte: quattro bimbi vandalizzano la scuola
http://www.misilmerinews.it/articolo.asp?idNotizia=3203
Sentire dalle cronache quotidiane di scuole vandalizzate da studenti arrabbiati per aver preso un brutto voto o per essere stati bocciati o più semplicemente per “passare il tempo”, è diventato normale, ma quando gli autori di tali gesti sono “marmocchi” di sette, otto, dieci anni, la cosa suscita scalpore ma soprattutto preoccupazione. L’episodio ha dell’incredibile. E’ successo qualche giorno fa a Belmonte Mezzagno, un piccolo centro alle porte di Palermo. La scuola materna, all’interno della scuola elementare statale di via Papa Giovanni, alla periferia del paese e sulla strada che porta a Misilmeri, è stata vandalizzata; scritte sui muri, i vetri delle finestre in frantumi, armadi aperti e il contenuto sparso per terra, insomma tutti gli ingredienti di un atto, che i carabinieri della locale stazione, pensavano di attribuire ad adolescenti. Le indagini però si sono avviate verso una direzione particolare a cui neppure gli inquirenti credevano: gli autori del gesto vandalico sono i membri di una piccola “gang” – ma è giusto definirla così? – di bambini di età compresa tra i sette (una bambina) e i dieci anni (due bambine di dieci e un maschietto di nove). Increduli i carabinieri e quanti si sono occupati dell’episodio, in testa il sindaco Pietro Di Liberto. «Non credevamo ai nostri occhi – dice il sindaco –. Come è possibile che bimbi di questa età non trovino altra opportunità per passarsi il tempo e divertirsi, se non quello di andare a vandalizzare la loro scuola». Naturalmente i bambini non sono imputabili e tre di loro, precisa il sindaco, non sono neppure originari di Belmonte Mezzagno. Da quanto hanno raccontato, potrebbero essere coinvolti anche altri piccoli ragazzetti. Increduli e sbalorditi i genitori che si faranno carico delle spese necessarie a riparare quanto distrutto dai loro bambini e rimettere a posto la scuola. «Sono stato immediatamente informato dell’accadurto – dice il sindaco Di Liberto – e abbiamo avvisato anche i servizi sociali per occuparsi del fatto. I bambini, protagonisti del gesto vandalico, erano pure iscritti nell’elenco di coloro che avrebbero dovuto partecipare alla colonia comunale e purtroppo li abbiamo dovuti cancellare. Inoltre – continua il sindaco di Belmonte Mezzagno – abbiamo pensato, prossimamente, di aprire la scuola anche in questo periodo estivo, per far usufruire della struttura i bambini del quartiere e cercare di comunicare, con questa iniziativa, quanto è importante custodire e non vandalizzare un bene che è principalmente loro». Ad occuparsi della vicenda i carabinieri della locale stazione e del comando di Misilmeri.
Sentire dalle cronache quotidiane di scuole vandalizzate da studenti arrabbiati per aver preso un brutto voto o per essere stati bocciati o più semplicemente per “passare il tempo”, è diventato normale, ma quando gli autori di tali gesti sono “marmocchi” di sette, otto, dieci anni, la cosa suscita scalpore ma soprattutto preoccupazione. L’episodio ha dell’incredibile. E’ successo qualche giorno fa a Belmonte Mezzagno, un piccolo centro alle porte di Palermo. La scuola materna, all’interno della scuola elementare statale di via Papa Giovanni, alla periferia del paese e sulla strada che porta a Misilmeri, è stata vandalizzata; scritte sui muri, i vetri delle finestre in frantumi, armadi aperti e il contenuto sparso per terra, insomma tutti gli ingredienti di un atto, che i carabinieri della locale stazione, pensavano di attribuire ad adolescenti. Le indagini però si sono avviate verso una direzione particolare a cui neppure gli inquirenti credevano: gli autori del gesto vandalico sono i membri di una piccola “gang” – ma è giusto definirla così? – di bambini di età compresa tra i sette (una bambina) e i dieci anni (due bambine di dieci e un maschietto di nove). Increduli i carabinieri e quanti si sono occupati dell’episodio, in testa il sindaco Pietro Di Liberto. «Non credevamo ai nostri occhi – dice il sindaco –. Come è possibile che bimbi di questa età non trovino altra opportunità per passarsi il tempo e divertirsi, se non quello di andare a vandalizzare la loro scuola». Naturalmente i bambini non sono imputabili e tre di loro, precisa il sindaco, non sono neppure originari di Belmonte Mezzagno. Da quanto hanno raccontato, potrebbero essere coinvolti anche altri piccoli ragazzetti. Increduli e sbalorditi i genitori che si faranno carico delle spese necessarie a riparare quanto distrutto dai loro bambini e rimettere a posto la scuola. «Sono stato immediatamente informato dell’accadurto – dice il sindaco Di Liberto – e abbiamo avvisato anche i servizi sociali per occuparsi del fatto. I bambini, protagonisti del gesto vandalico, erano pure iscritti nell’elenco di coloro che avrebbero dovuto partecipare alla colonia comunale e purtroppo li abbiamo dovuti cancellare. Inoltre – continua il sindaco di Belmonte Mezzagno – abbiamo pensato, prossimamente, di aprire la scuola anche in questo periodo estivo, per far usufruire della struttura i bambini del quartiere e cercare di comunicare, con questa iniziativa, quanto è importante custodire e non vandalizzare un bene che è principalmente loro». Ad occuparsi della vicenda i carabinieri della locale stazione e del comando di Misilmeri.
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