Comunicato Stampa Arcipelago SCEC
In riferimento a quanto apparso oggi su alcuni organi di stampa l'Associazione Nazionale Arcipelago SCEC vuole precisare quanto segue:
Arcipelago SCEC, una associazione di puro volontariato, senza scopo di lucro e apartitica, si occupa di aiutare le comunità sia dal punto di vista economico che sociale specialmente in questo periodo di forte instabilità.
Le attività promosse da Arcipelago SCEC hanno avuto l’avallo della Agenzia delle Entrate con la risposta all’interpello presentato nel 2009 e hanno superato positivamente anche il controllo della Guardia di Finanza nell’ottobre 2010. Si fa presente che qui sul sito www.arcipelagoscec.org sono disponibili i documenti rilasciati dall'agenzia delle entrate e dalla stessa Guardia di Finanza.
Gli SCEC si usano insieme agli euro e non sono convertibili. Fiscalmente sono equiparabili alla rappresentazione grafica di uno sconto incondizionato e per questo non entrano nel computo della massa imponibile. Arcipelago usa questo strumento, conosciutissimo nella prassi commerciale, in modo intelligente per aumentare il potere di acquisto delle famiglie e trattenere sul territorio la ricchezza aiutando così le produzioni locali di qualità.
Teniamo a sottolineare che ogni persona può associarsi liberamente come socio fruitore ed ogni attività commerciale, professionale, di produzione che decide liberamente di aderire al circuito determina, in completa autonomia, la percentuale di accettazione dei buoni SCEC.
L’associazione rimane comunque a disposizione per chiarire ogni aspetto che potesse aiutare la comprensione della sua attività nei territori.
Scarica il documento con l’ok della Guardia di Finanza
Scarica l’estratto dell’Interpello all’Agenzia delle Entrate
Adesione della Giunta del IV Municipio di Roma ad Arcipelago SCEC
RispondiEliminaRassegna Stampa 2012
Scritto da www.riforme.info
Domenica 17 Giugno 2012 14:17
La Giunta del IV Municipio di Roma, centrodestra, ha da poco aderito ad Arcipelago SCEC, la "solidarietà che cammina", con tanto di striscione appeso sulla facciata del Municipio.
Per chi non ne ha sentito parlare, gli SCEC sono una sorta di moneta locale che può essere utilizzata presso i negozi che aderiscono all'iniziativa e che consente di ottenere uno sconto che può arrivare al 30%.
Questo "sconto" può poi però essere a sua volta riutilizzato da chi ha offerto lo sconto, di qui, quindi, alcune perplessità circa le conseguenze derivanti dall'affermarsi di un simile meccanismo di sconti.
Se su una prestazione di 1000 euro un dentista accetta 100 euro di SCEC, ovviamente pagherà le tasse su 900 euro anziché 1.000.
Questo perché, formalmente, ha operato uno sconto.
Nella sostanza, però, ha ricevuto in pagamento un titolo che potrà essere a sua volta utilizzato, ad esempio, dal panettiere sotto casa che ha aderito alla medesima iniziativa.
Quindi, a parità di potere di acquisto per il dentista, anzi no, aumentato per la quota di meno tasse pagate sui 100 euro non fatturati, chi pagherà la differenza delle imposte non riscuotibili?
Trattandosi, inoltre, di un aumento incontrollato della massa monetaria di fatto circolante, una domanda per la Giunta del IV Municipio: sono stati fatti studi per valutare l'impatto di una simile iniziativa?
Se l'Agenzia delle Entrate e la GdF hanno ritenuto di avallare e quindi di non procedere nei confronti di Arcipelago SCEC evidentemente le ipotesi riportate da questo articolo non sono percorribili. La ragione si può trovare nella piena libertà di accettare una % di SCEC per le proprie attività e nel fatto che non c'è "l'obbligo" ma la "possibilità" di riutilizzo dei buoni.
RispondiEliminaSfugge ad esempio che i buoni vengono distribuiti gratuitamente e non sono convertibili in euro e quindi non c'è nessun vantaggio ad accettarli se non aiutare le comunità a superare momenti che altrimenti potrebbero essere insostenibili per molte famiglie ed imprese, facendo passare di mano in mano la Solidarietà ChE Cammina.
Quanto alla seconda perplessità evidentemente si sopravvaluta la portata dei buoni SCEC. Essendo solo una % del prezzo è ovvio che le problematiche monetarie rimangono solo ed esclusivamente sulla valuta di riferimento a cui lo SCEC è agganciato ovvero l'euro. Possiamo dire invece che aumentando di fatto il potere di acquisto delle famiglie l'inserimento degli SCEC aiuta fortemente, specialmente in questo periodo di rarefazione monetaria, il sostegno alle fasce deboli ed è un utilissimo stimolo per le imprese produttive e commerciali delle nostre comunità.
Il vero scopo di questo strumento, oltre a sostenere le fasce deboli, è quello di ancorare e far reinvestire in un territorio la ricchezza prodotta e attuando i progetti di Arcipelago su agricoltura, energia, trasporti e telecomunicazioni si riesce a ricostruire economicamente e socialmente i nostri territori così disgregati da una economia finanziaria e non più legata al ben-essere delle persone.
Pierluigi Paoletti presidente del coordinamento Nazionale dell'Arcipelago SCEC
Senza contare che il fisco da una simile azione ha tutto da guadagnare perché il volume di affari delle piccole imprese locali aumentando considerevolmente produce un aumento del gettito fiscale anche perché è noto che il maggior contributo viene dalle piccole imprese e non dalle grandi multinazionali.
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