Verso il compleanno di Belmonte di Salvatore Migliore
E’, sicuramente, una iniziativa anomala la mia che propone
all’attenzione delle Istituzioni locali, della Politica, della Scuola, delle
Organizzazioni di qualunque natura presenti sul territorio locale, a semplici
cittadini, la ricorrenza della nascita del nostro paese per festeggiarne il
compleanno. Iniziativa anomala perche mai, almeno amia memoria, è stato posto
il problema e perché la ricorrenza avverrà fra 5 mesi circa.
Giuseppe Emanuele Ventimiglia, infatti, ha ottenuto da Carlo
III la licentia populandi, cioè
l’autorizzazione a popolare il feudo Minzagno il 17 Aprile 1752. Questa è la
data di nascita. Il 17 Aprile 2015 compirà 263 anni, un’età relativamente
giovane per un paese.
Che senso ha, ci si
potrebbe chiedere, festeggiare la data di nascita del proprio paese.
Intanto, risulta che
questo avviene in molti Comuni, per cui una ragione ci deve pur essere. Ma
vediamo di trovarla pure noi qualche
ragione.
Quando si festeggia
il compleanno di un parente, di un amico, oltre che il piacere per le
attestazioni di affetto anche con regali ricevute, il festeggiato ne trae
pretesto per un bilancio della propria vita e per un programma di miglioramento
delle proprie condizioni. Almeno questo dovrebbe significare la festa di un
compleanno.
Per un paese, invece?
Penso che ci dovrebbero essere ragioni più impegnative, oltre
quella di fare festa per ricordare a tutti l’età del proprio paese.
Non immagino una festa con torta, musica,
canti alla presenza del Sindaco con fascia tricolore, del Parroco, del
Comandante della stazione dei Carabinieri, di studenti e insegnanti e di tanti,
tanti cittadini. Immagino tutto questo; ma non è sufficiente, a mio avviso, per
onorare un appuntamento così importante.
Dovrà essere il pretesto
per ricordare i passaggi più significativi della vita del festeggiato.
Intanto, la storia.
Come è nato, perchè è nato. Un bambino nasce come frutto di un amore tra un
uomo e una donna, almeno questa è la regola. Ma un paese perché nasce, come si
popola. Si popola con la logica del ratto delle Sabine dopo la costruzione di
Roma? Oppure si popola per logiche e con
modalità diverse.
E nell’occasione come
non ricordare avvenimenti che hanno messo in luce l’impegno patriottico di
tanti e tante belmontesi, se non addirittura l’eroismo, come è avvenuto
all’epoca dei Fasci siciliani! Oppure, il contributo di tanti belmontesi alle
due guerre mondiali, a volte con morti.
E sarebbe bene, poi,
ricordare lo spirito comunitario che si respirava nelle campagne quando l’agricoltura
era la principale fonte di sostentamento. Ricordare anche la genuinità e
l’autenticità dei rapporti umani sia in paese che nei posti di lavoro, quando
ancora le automobili e i vari congegni informatici di comunicazione non avevano
invaso il nostro Comune.
Da sottolineare,
infine, in occasione dell’evento, la necessità di ricordare alle nuove
generazioni il sacrificio dei tanti e tante belmontesi nel dopo guerra (seconda)
per sostenere la famiglia e qualche volta per costruire condizioni economiche importanti.
Ma anche il passa tempo dei buon temponi
di una certa epoca va ricordato come momento caratterizzante della vita del
nostro paese. Insomma, abbiamo tanti motivi per tuffarci nella storia impegnata
e ricreativa del nostro paese che farà, sicuramente, tanto bene a tutti.
Ma sarà importante,
direi necessario, festeggiare il compleanno del nostro paese con un impegno
corale per una riflessione su come renderlo migliore.
Questi alcuni temi
sui quali sin da ora bisognerebbe pensare e prepararci con contributi per
onorare al meglio l’appuntamento che qui si propone. La Scuola, penso, dovrebbe
mobilitarsi con quella sensibilità culturale di cui ha saputo dare prova in
tante occasioni, in un’azione di coinvolgimento della scolaresca.
Personalmente, mi
impegno a fare avere al Blog che mi ospita, un contributo scritto sugli
argomenti prima accennati. Mi auguro che l’esempio venga seguito da tanti
altri.
Infine, chiedo al Sindaco che si faccia carico di tutte le attività necessarie per organizzare l’appuntamento
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