Unicredit e Generali speculano sul cibo e le terre agricole
Aiuti umanitari in Ciad. – Foto: MSF Le multinazionali di tutto il mondo si gettano nei mercati del cibo, generando sconquassi nei prezzi di alimenti di grande diffusione come il riso, il mais e il grano, necessari per la sopravvivenza di intere popolazioni. Dall’altro lato il fenomeno del land grabbing, ossia l’accaparramento di terreno agricolo da parte di Stati o di privati soprattutto nei paesi del sud del mondo ma non solo, determina ulteriore impoverimento dei contadini costretti a emigrare o a inurbarsi e provoca notevoli danni ambientali. La CRBM (Campagna per la riforma della Banca mondiale) rilancia sul suo sito “una ricerca di Friends of the Earth e di altre Ong europee svela il ruolo delle istituzioni finanziare nel controverso business delle commodities alimentari e dell’accaparramento delle terre”. In un comunicato stampa del 12 gennaio 2012 dal significativo titolo “ Speculazioni sul cibo, in prima fila c’è anche Unicredit” il sito denuncia: “L’Unicredit è una de
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