il Paese perisca con me ....


"Muoia Sansone con tutti i filistei", si legge ora su alcuni blog a proposito del premier Silvio Berlusconi, che afferma: "non mollo", ed i blog sottointendono: "il Paese perisca con me".

Brunetta aveva assicurato, cinque minuti prima che ieri pomeriggio si diffondesse la voce che il "pregiudicato" aveva aperto la crisi di governo, il Capo dello Stato Giorgio Napoletano che il clima politico stesse per rasserenarsi. Pure Angelino aveva rassicurato Letta che il clima volgeva al meglio. Cosa e' successo ? Nel pomeriggio ad Arcore sono arrivati i vertici dei falchi (Verdini e Santache') che appoggiandosi all'avvocato Ghedini hanno con poche battute convinto il "pregiudicato"
a rombere gli indugi. Secondo il Corriere della Sera e' bastata una battuta di Ghedini ("Vogliono farti fare la fine di Silvio Pellico ...") per far cambiare umore a Berlusconi. Secondo i "falchi" dopo che Berlusconi sara' dichiarato decaduto da senatore, il 4 ottobre prossimo, partiranno da varie procure del paese alcuni mandati di arresto nei suoi confronti per reati pesantissimi, corruzione e simili. Il "pregiudicato" -che giusto oggi compie 77 anni- e' caduto in depressione nell'ascoltare simili scenari e nel prefigurarsi in galera. Ha chiamato Capezzone perche' redigesse il comunicato di preludio alla crisi di governo. Cicchitto adesso si chiede perche' Berlusconi un quarto d'ora prima che si diffondesse il contenuto del comunicato lo avesse assicurato che non ci sarebbe stata crisi di governo per iniziativa pdl. Se questa versione dei fatti e' piu' o meno aderente alla realta' dei fatti c'e' da vergognarsi, da preoccuparsi in quanto italiani. Significa che il nostro paese e' stato da 20 anni in mano ad un personaggio il cui motto finale e' "muore Sansone con tutti i filistei". A Berlusconi interessano le vicende sue personali. Del destino della nazione non interessa nulla a lui

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......Sotto le macerie perirono 3.000 filistei, compreso lo stesso Sansone che prima di morire urlò la famosa frase, "Muoia Sansone con tutti i filistei". ( tratto da: quotidiano americano ) Tornando ai nostri tempi, vediamo un'Italia avvilita, sull'orlo del disastro economico (il rapporto debito-Pil è del 119%) equiparato a quello greco (143%, dati: Eurostat). Un paese diviso che l'"International Herald Tribune" (del "The New York Times") chiama "Repubblica delle Banane" e con ben cinque membri della maggioranza governativa accusati di associazione a varie mafie e quattro indagati per corruzione. Un Parlamento con 84 membri (49 del Pdl) sotto inchiesta giudiziaria. Un Paese dove la criminalità organizzata detta legge, con un tasso di crescita (Pil) di soli 1,1% e disoccupazione che sfiora il 9% (27,9% per i giovani, dati: Ocse). Vediamo un'Italia con una leadership senza etica né morale; un'evasione fiscale che sottrae allo Stato 115 miliardi di euro l'anno e una corruzione (aumentata del 30% nel 2010 rispetto al 2009, dati: Corte dei Conti) che tocca tutti i settori, calcio incluso. Un Paese il cui servizio radio-Tv statale è diventato governativo e con buona parte della stampa filo-governativa, il cui potere viene da una maggioranza (a detta di "la Repubblica") retta grazie a varie "campagne acquisti" da parte di Berlusconi. Un'Italia la cui leadership viene derisa in tutto il mondo. Insomma, un Paese che ha toccato il fondo e che Berlusconi vuol far perire assieme a lui: una specie di "Muoia Berlusconi con tutti gli italiani". Comunque, la parte piú triste di questa storia bibilica aggiornata è che l'Italia non sembra, per ora, offrire una leadership al di sopra del "fondo".

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