Esposto cittadino: disturbo quiete pubblica..
RICEVIAMO L'INVITO A PUBBLICARE QUESTO ESPOSTO firmata da oltre 40 cittadini Belmontesi.
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Oggetto: comunicazione inerente al disturbo della quiete pubblica nelle vie: Trento, Trieste, Torrente santa
Caterina e via Armando Casalini.
Egregio sig. Sindaco,
Nel darle il benvenuto
come Primo cittadino, siamo anche costretti a darle le prime responsabilità.
Noi cittadini
residenti nelle vie in oggetto, desideriamo metterla a conoscenza della
difficile e problematica situazione che si protrae già da molto tempo ( anni ),
a causa dell’inciviltà di alcuni giovani belmontesi.
Più volte, in forma privata, abbiamo esposto il problema alle
autorità competenti, ma senza nessun esito. << Nessuno ci ascolta
>>. Ci
vediamo dunque costretti ad agire, non più singolarmente, ma in quanto comunità
di cittadini stilando questa lettera che faremo pervenire, in forma ufficiale,
a chi di dovere.
La problematica principale è il disturbo della quiete
pubblica alla
quale però, sono annessi comportamenti che sfociano, oltre che nella violazione
delle più elementari norme del codice stradale, anche in atteggiamenti ai
limiti della legalità.
La situazione che le presentiamo riguarda alcune delle vie
centrali del nostro Comune: via Trento, via Trieste e via Torrente santa
Caterina.
Anticipando il nostro
rispetto per i giovani che, crescendo, hanno, obbligatoriamente, il diritto di
esprimere le loro emozioni, vogliamo anche noi, con loro, esprimere le nostre.
La nostra, ormai secolare, pazienza ha smesso di esistere:
Siamo, infatti, stanchi di dover
chiedere il permesso per vivere una vita quieta all’esterno, ma soprattutto
all’interno delle nostre case.
Spesso, abbiamo, noi per primi, un dialogo costruttivo con
questi giovani, ma con scarsi risultati: il più delle volte, << siamo
diventati protagonisti involontari di ripicche alquanto violente >>.
Una difficile
problematica, cui sopra accennavano, riguarda i ciclomotori che, oltre ad essere lasciati
incustoditi sui marciapiedi anche per intere giornate, ostacolando il passaggio
dei residenti, percorrono, molto spesso, per assurdi motivi, ad elevata velocità, gli
stessi marciapiedi rischiando di investire, chi per caso, proprio in quel
momento, sta varcando la soglia di casa.
Un primo passo; e
non solo questo, per tentare di risolvere il problema potrebbe essere, a nostro
avviso, l’installazione di dossi artificiali, in corrispondenza delle entrate
delle abitazioni.
Seguito da un
controllo piu’ efficiente delle forze dell’ ordine. TUTTE QUELLE SOLUZIONI CHE
POSSONO RISOLVERE QUESTE PROBLEMATICE DELLE ZONE INTERESSATE.
Un’ulteriore questione, ancor più delicata si riferisce a via Torrente santa Caterina: si
tratta di un percorso, per lo più, pedonale, poco illuminato e devastato anche,
a causa, delle coperture fatiscenti della rete fognaria.
Lungo questo percorso,
diventato un ottimo rifugio per chi crede di non essere visto, si assiste ad
ogni genere di manifestazione di inciviltà: qui, i ragazzi urinano, si
ubriacano, litigano animatamente, sfotto’ gratuito e << Spacciano >>.
Ad aggravare tutta
questa situazione, contribuisce anche un eccessivo accumulo di rifiuti che, a
volte, in mancanza di altro, diventa per i giovani anche oggetto di divertimento.
Vietarsi, dunque,
di stare affacciati al balcone perché chi spaccia, danneggia le abitazioni o le
automobili altrui, amoreggia o addirittura fa altro, si senta quasi disturbato, << diventa umanamente
esasperante >> e crediamo che, tanto meno, possa risultare
educativo per i nostri figli e per le generazioni future.
Ragazzi dai 12 ai 22
anni ( e oltre), infatti, hanno ormai preso il sopravvento, credendo di essere
i padroni assoluti di queste strade che, essendo pubbliche, sono di tutti, e
quindi anche di chi come noi, pagando
regolarmente le tasse << è legittimamente autorizzato a viverci >>.
Abbiamo, costantemente, invitato le forze dell’ordine a
presiedere, almeno nelle ore più cruciali, queste vie, ( soprattutto il
problema si aggrava nei week end ) per placare i tumulti pomeridiani di musica esasperante,
risse, urla, insulti, lanci di caschi (come fossero palloni), motorini che impennano come cavalli
imbizzarriti, lanci di bottiglie di birra, e naturalmente espressioni verbali
esplicite, la cui traduzione risulta essere indicibile. E chi piu’ ne ha…ne
mette…ecc…ecc….ecc…!!!!.
Il passaggio sporadico delle forze armate, riesce solo
temporaneamente ad alleviare la situazione
perché, non appena la pattuglia si allontana tutto ricomincia.
Nel tentativo di
scoraggiare questi comportamenti, di esplicito rifiuto delle regole, abbiamo anche fatto richiesta di
impianto di video sorveglianza, controllati da chi di competenza, ma la risposta è stata
negativa. Assistere e subire a scene di noi tutti residenti; tipi e percosse
fisiche e psicologiche, non e’ un problema << DA RAGAZZATE >>, Per come c’ e’ stato
risposto.
Probabilmente nessuno ancora delle istituzioni, si rende
conto, e cosciente fino in fondo, quanto è grave il problema, che continua
ancora da anni, ad essere sottovalutato. Ormai lo soglia della legalità, civiltà
e scomparsa dalle nostre strade, in cui noi residenti viviamo, e con essa la
nostra pasienza.
Siamo stanchi!!!!! …stanchi!!!…Sig. sindaco!!!!. Da anni
chiediamo aiuto, e nessuno ci risponde!.
Non è possibile, né concepibile, infatti, che padri e madri debbano,
durante tutto il giorno e altresì la notte, cercare un compromesso, con degli
adolescenti dalle idee piuttosto confuse e ribelli, per riuscire a godere di
ciò che ci è di diritto: la tranquillità del vivere civile.
Un figlio della
comunità, è sicuramente un figlio di tutti noi, ma come è possibile intervenire
in modo pacato, quando i toni e i modi di questi adolescenti , risulterebbero
intollerabili anche per il più pio degli uomini?
Una comunità che
lascia marcire, consapevolmente, il frutto del proprio futuro ha già perso, per
questo chiediamo un intervento tempestivo e immediato.
Non vogliamo,
naturalmente, far scaturire una “guerra civile”, anzi saremmo, piuttosto fieri
se riuscissimo, con Lei, sig. sindaco, e
con chi insieme a lei ha scelto di ricostruire Belmonte, a recuperare i nostri
ragazzi.
Una nuova Belmonte è
possibile se soltanto ognuno di noi dà il proprio contributo: questo è stato il
nostro, denunciare un male di vivere assolutamente insopportabile.
E sappiamo che se volonta’ c’ e’, il problema e’ risolvibile.
Attendiamo, risposta << in fatti concreti >> e se sarà lieto, saremo anche felici di incontrarla al piu’
presto.
Sappiamo che Belmonte non è stata costruita in un giorno, ma
evitare che crolli in meno di 24 ore è possibile.
Abbiamo fiducia in lei Sig sindaco, e nelle istituzioni.
In attesa di un cortese, efficente e al piu’ presto
riscontro, le porgiamo,
Distinti saluti.
I cittadini belmontesi ( esasperati ) delle vie/zone
interessate
SEGUONO LE FIRME
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salve a tutti,riferendomi alla lettera dei cittadini per il disturbo della quieta pubblica,voglio aggiungere qualche altra strada,dove a tutte le ore del giorno,specialmente la sera tardi e la notte,dove c'è più silenzio,diciamo,i motorini elaborati,le auto discoteche a tutto volume,clacson a mai finire,non si può riposare è stare tranquilli,specialmente per i bambini piccoli ed anziani.le strade io oggetto sono:via tripoli,matteotti,amore,fratelli cervi.certo di un VS riscontro,porgo distinti saluti.
RispondiEliminaEsprimo la mia solidarietà ai cittadini vessati dal problema della quiete pubblica; non è che nelle altre vie del paese la situazione sia migliore, tuttavia mi è capitato di assistere, proprio nei pressi di via Trieste e dintorni, a scene non proprio decorose e inurbane.
RispondiEliminaNon si tratta di "ragazzate", ma di un sistema di vita.
A. Orilio
Anch'io esprimo la mia solidarietà ai cittadini di Belmonte e approfitto per informarvi che a Pianetto, contrada che i belmontesi ben conoscono la situazione tranquillità è simile a quella del paese. dall'estate del 2012 è stato riaperto il kartodromo con permesso del tribunale(?) e con notevole disturbo alla quiete pubblica e privata dei villeggianti e dei residenti. E se a questo si aggiunge l'attività di cava, di signori che non mi permetto di nominare, capite bene quale disagio si vive. Pianetto è stata abitata sempre da Belmontesi ma oggi sembrano averlo dimenticato abbandonando così un contrada che era il vanto di Belmonte. Polvere di cava altamente cancerogena, inquinamento acustico e smog causato del transito CONTINUO di mezzi pesanti, fumo e puzzo dei kart e inquinamento acustico con disturbo anche del sistema nervoso. Scusate lo sfogo ma la situazione è diventata insostenibile e nessuno sembra interessarsene.
RispondiEliminaPatrizia S.
Anche io voglio dire la mia sulla quiete pubblica di Belmonte: tutti si lamentano dei ragazzi che disturbano ma sapete cosa succede ogni inizio di mese in via Papa Giovanni?I signori che non sono più adolescenti iniziano la notte a disturbare la gente che dorme con schiamazzi,clacson che suonano e la mattina non vi dico cosa succede macchine posteggiate in divieto camion che devono passare e iniziano a suonare e nessuno sposta le macchine perché sono dentro la posta.
RispondiEliminaB. Chinnici
Per "Patrizia" e gli altri, siete inviatati domani all'incontro che si terrà in biblioteca comunale dalle ore 18.00. In questa sede potrete esporre problemi e soluzioni.
RispondiEliminahttp://www.nuovabelmonte.com/2013/03/cittadini-in-movimento-raduno-e.html