Mafia: Scacco al mandamento di Misilmeri-Belmonte
Sette persone sono finite in manette nell’ambito dell’operazione “Jafar” che ha portato all’arresto dei capi del mandamento mafioso di Misilmeri-Belmonte Mezzagno.
Sono accusati dalla Direzione distrettuale antimafia,
a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso,
estorsione e minaccia aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose.
Alle indagini dell’operazione hanno collaborato le vittime delle
estorsioni.
L’inchiesta, avviata nel novembre 2013, sono la prosecuzione dell’indagine “Sisma” e hanno documentato come dopo la reggenza di Franco Lo Gerfo,
il mandamento sia passato nelle mani di Giuseppe Vasta, che avrebbe
gestito i traffici insieme ai tre suoi fidati “uomini”: Alessandro
Ravesi, Giovanni Ippolito e Aristide Neri. Sono state documentate 5
vicende estorsive in danno di imprenditori edili e di commercianti della
zona.
Emblematico l’episodio accaduto nella notte dell’8 marzo 2014,
quando sono stati collocati dei crisantemi sotto una scritta dal tenore
intimidatorio sulla saracinesca di una macelleria del comune di Marineo.
Tra i fermati, il vertice del mandamento e i reggenti delle famiglie mafiose di Belmonte Mezzagno e Bolognetta.
Ecco i nomi degli arrestati.
01. VASTA Giuseppe02. BISCONTI Filippo Salvatore
03. CIRECO Pietro
04. IPPOLITO Giovanni
05. NERI Aristide
06. PIRRONE Antonio
07. RAVESI Alessandro
Fonte: sis24
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