Parola di Cittadino: Rifiuti e Animal Instict
di Agostino Orilio
È davvero prodigioso come l’istinto degli animali possa intrecciarsi mirabilmente con lo scarso senso civico, a tal punto che tale binomio è in grado di generare, nel corso di pochi mesi, un “ecosistema”, nel quale vivono contestualmente rifiuti di tutti i tipi, animali e persone.
Lo specimen riguarda Belmonte Mezzagno e per la precisione via Placido Rizzotto a trenta metri circa dal civico n.4: qui si estende un fazzoletto di terreno non edificato, dove sono stati collocati con operazione scientifica dal comune di Belmonte tre cassonetti di rifiuti, sui quali si accumulano rifiuti provenienti per la maggior parte da tutte le case dei Belmontesi; da qualche
mese infatti, ancora prima dell’insediamento del nuovo sindaco, il Comune ha ritenuto opportuno concentrare soltanto su alcune vie del paese i contenitori per il conferimento dei rifiuti.
Conferimento, sia palese, che avviene a tutte le ore del giorno e della notte.
Addirittura qualcuno lancia direttamente dal finestrino dell’automobile i rifiuti!
Sfugge quale sia il senso di questa concentrazione, ma è chiaro il risultato: a poche ore dal ritiro dei rifiuti e dello svuotamento dei cassonetti da parte degli operatori ecologici si accumulano montagne di spazzatura, che trasbordano dai contenitori.
Non si tratta soltanto di sacchetti di plastica, ma di rifiuti di ogni tipo: carcasse di animali, latte d’olio, cassette con frutta e verdura marce, scatolame di ogni tipo(dal pollo alla pizza), lavatrici, apparecchi televisivi, mobili sgangherati, materiale edile dismesso e così via.
La montagna di rifiuti diventa una cuccagna per gli animali, che si sono organizzati perfettamente: di sera, all’imbrunire, cominciano il turno i gatti, ginnasti encomiabili. Spiccano i loro salti sui cassonetti e lacerano i sacchetti di plastica, disseminando i rifiuti ovunque per la via. Continuano la loro opera, di notte, i cani randagi che, più forzuti e riservati dei gatti,
preferiscono consumare il bottino dietro il canneto posto a pochi metri dai cassonetti. Come ho detto prima, si estende un terreno di nessuno. Al mattino presto subentrano i ratti che, insieme ai piccioni e agli altri uccelli, completano l’opera cominciata dai gatti. A ciò si aggiungono i miasmi e il puzzo della fermentazione dei rifiuti che, complice la temperatura estiva, potenzia il senso di disgusto e l’orrore visivo dei cittadini belmontesi, le cui abitazioni si trovano a pochi passi dai cassonetti.
La situazione così è davvero insostenibile sotto il profilo igienico-sanitario.
Sarebbe eccessivamente peregrino chiedere all’amministrazione comunale la derattizzazione dello spazio descritto, la pulizia del terreno antistante i cassonetti e ribadire con un’ordinanza comunale che i rifiuti devono essere conferiti soltanto in una determinata fascia oraria?
Si allega qualche foto di quanto descritto.
Agostino Orilio
È davvero prodigioso come l’istinto degli animali possa intrecciarsi mirabilmente con lo scarso senso civico, a tal punto che tale binomio è in grado di generare, nel corso di pochi mesi, un “ecosistema”, nel quale vivono contestualmente rifiuti di tutti i tipi, animali e persone.
Lo specimen riguarda Belmonte Mezzagno e per la precisione via Placido Rizzotto a trenta metri circa dal civico n.4: qui si estende un fazzoletto di terreno non edificato, dove sono stati collocati con operazione scientifica dal comune di Belmonte tre cassonetti di rifiuti, sui quali si accumulano rifiuti provenienti per la maggior parte da tutte le case dei Belmontesi; da qualche
mese infatti, ancora prima dell’insediamento del nuovo sindaco, il Comune ha ritenuto opportuno concentrare soltanto su alcune vie del paese i contenitori per il conferimento dei rifiuti.
Conferimento, sia palese, che avviene a tutte le ore del giorno e della notte.
Addirittura qualcuno lancia direttamente dal finestrino dell’automobile i rifiuti!
Sfugge quale sia il senso di questa concentrazione, ma è chiaro il risultato: a poche ore dal ritiro dei rifiuti e dello svuotamento dei cassonetti da parte degli operatori ecologici si accumulano montagne di spazzatura, che trasbordano dai contenitori.
Non si tratta soltanto di sacchetti di plastica, ma di rifiuti di ogni tipo: carcasse di animali, latte d’olio, cassette con frutta e verdura marce, scatolame di ogni tipo(dal pollo alla pizza), lavatrici, apparecchi televisivi, mobili sgangherati, materiale edile dismesso e così via.
La montagna di rifiuti diventa una cuccagna per gli animali, che si sono organizzati perfettamente: di sera, all’imbrunire, cominciano il turno i gatti, ginnasti encomiabili. Spiccano i loro salti sui cassonetti e lacerano i sacchetti di plastica, disseminando i rifiuti ovunque per la via. Continuano la loro opera, di notte, i cani randagi che, più forzuti e riservati dei gatti,
preferiscono consumare il bottino dietro il canneto posto a pochi metri dai cassonetti. Come ho detto prima, si estende un terreno di nessuno. Al mattino presto subentrano i ratti che, insieme ai piccioni e agli altri uccelli, completano l’opera cominciata dai gatti. A ciò si aggiungono i miasmi e il puzzo della fermentazione dei rifiuti che, complice la temperatura estiva, potenzia il senso di disgusto e l’orrore visivo dei cittadini belmontesi, le cui abitazioni si trovano a pochi passi dai cassonetti.
La situazione così è davvero insostenibile sotto il profilo igienico-sanitario.
Sarebbe eccessivamente peregrino chiedere all’amministrazione comunale la derattizzazione dello spazio descritto, la pulizia del terreno antistante i cassonetti e ribadire con un’ordinanza comunale che i rifiuti devono essere conferiti soltanto in una determinata fascia oraria?
Si allega qualche foto di quanto descritto.
Agostino Orilio
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