QUALCHE PROPOSTA PER ‘UN CONFRONTO’ DI COMUNITA’ di Filippo Ales

Ritengo doveroso come amico di Salvatore Migliore, nonché da cittadino, dare un contributo, seppur modesto, all’articolo scritto su Nuova Belmonte sul tema “Il confronto”. Da amico, in quanto compagno di tante battaglie vissute, in un passato ormai non più recente, sul versante politico e sociale anche se, a volte, su posizioni divergenti, ma sempre rispettose delle opinioni dell’altro, e da cittadino in quanto d’accordo con lui sui principi ispiratori che porta avanti nei suoi scritti, ormai da troppo tempo (inascoltato profeta in patria), ma suo estimatore per l’ansia e l’impegno che egli mette nell’auspicare la crescita della nostra Comunità sotto gli aspetti culturali, sociali, economiche, del lavoro etc. Sono certamente d’accordo con Salvatore sulle modalità del confronto che non possono non riguardare le tre tematiche fondamentali che egli cita:
1) una comunità locale solidale, 2) le carte in regola, 3) un dialogo di alto profilo tra cittadini, politica ed istituzioni. Dice Migliore: “Mi aspetto dai tanti belmontesi che condividono questa mia aspirazione, interventi sulle tematiche qui sollevate, sia quelle relative alle modalità di confronto, sia quelle relative alla sostanza dei temi”. Come non essere d’accordo quando si parla di argomenti di tal genere, che sono al di sopra di qualunque interesse particolare, di parte o di partito, ma riguardano l’essenza del cittadino, in quanto persona, appartenente ad una comunità. Sarebbe bello vedere che le varie posizioni unifichino anziché dividere le parti, ed auspico che al di la del ‘politichese’, si possa parlare un lnguaggio che interessi la comunità, direi meglio: “si parli un linguaggio bemontese”. Ed argomenti di tal genere ce ne sono molti, addirittura appassionanti. Ne vorrei citare qualcuno. “Il ruolo del nostro Comune con l’abolizione delle province”. Tra meno di un anno ci si chiederà se affiliarci all’AREA METROPOLITANA di Palermo o creare una nuova area, fuori del territorio metropolitano della città di Palermo. Come fare per non annullare le prerogative di comunità se optiamo per un’area metropolitana così vasta? Se non si eleggeranno più i sindaci dei comuni chi ci rappresenterà? Oppure un altro tema che potrebbe collegarsi al primo potrebbe essere: “Hanno ancora un ruolo le cosiddette quattro terre, o sarebbe meglio scioglierle”.Un approfondimento di questi temi, penso, potrebbe essere interessante per i cittadini belmonetesi, in quanto tali, al di là di qualsiasi appartenenza partitica, inseriti in “una comunità locale, cioè che senta il vincolo di stare assieme, per ragioni comuni, rafforzato da uno spirito di solidarietà e per il raggiungimento di obiettivi comuni”.

Commenti

Post popolari in questo blog

Unicredit e Generali speculano sul cibo e le terre agricole

Forza Passera!

A rischio il comizio di Grillo a Palermo. Negata la piazza