Taglian le palme e taglian le gomme

Da AgoràCiminna

Il poeta Ezio Spataro, apprezzato su Agorà Ciminna da diversi mesi, condivide ancora una volta un suo pezzo con il pubblico ciminnese. La poesia racconta  ironicamente il triste fatto accaduto qualche settimana fa nel comune di  Baucina al Sindaco di Marineo e alla sua auto istituzionale, collegandolo parallelamente al taglio subito da alcune palme marinesi vittime del punteruolo rosso

Di quanto accade tiriamo le somme:
taglian le palme e taglian le gomme
a serramanico escon coltelli
e motoseghe con tanto di orpelli

taglian le palme con grande furore
con quegli arnesi dal forte rumore
cadono a terra nel triste suolo
vinte dal demone del punteruolo

il nostro santo che fu riparato
or di quell'ombra riman derubato
vede solingo la triste mattanza
che alle sue palme non diede speranza

Di verdi palme la carneficina
non interessa la calma Baucina
dove il Ribaudo vien minacciato
dove il veicolo vien sabotato

taglian le gomme col coltellone 
poveri uomini presto ingannati
che si fidaron di laide persone
restando illusi e tosto trombati

hanno ascoltato quei politicanti
che si serviron di false promesse
ben riservando dei posti vacanti
a molti operai di piccola messe

Piccola messe per molti operai
sempre lo dissi e mai lo negai:
il cittadino languiva e pagava
una monnezza che il sangue succhiava

era la Tarsu l'odioso tributo
per un servizio mai bene adempiuto
mentre un sistema cosi clientelare
metteva il miele nel proprio alveare

Per te operaio che accetti un lavoro
ciò che ti abbaglia non è sempre oro
spero che venga per te un tempo nuovo
dove la mafia non abbia più covo

Non ci spaventi il malefico evento
ora che siamo al sessanta per cento
nel porta a porta la differenziata
diede al consorzio la bella inculata

ora rifletta la cittadinanza
sulla violenza dell'omo di panza
che la politica tiri le somme
per evitar che si taglino gomme.

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