In Sicilia, dal Patto al Progetto

di Daniela Ropelato

“Cittadinanza in dialogo, rappresentanza, legge elettorale e riforma dei partiti”
Un Convegno perchè la riflessione sui principi della fraternità non si fermi alla teoria

Domenica 4 marzo 2012 il Mppu della Sicilia ha messo a tema del Convegno regionale convocato a Pergusa (Enna) l'impegno ormai indilazionabile per giungere alla riforma della legge elettorale e per accelerare un serio processo di riforma dei partiti, nella convinzione che i due temi, collegati dalla richiesta pressante di maggiore trasparenza e partecipazione dei cittadini, sono ormai riconosciuti in modo trasversale (link al programma).

200 partecipanti si sono confrontati su queste tematiche, alla ricerca di piste che possano indicare una nuova visione della politica.

A descrivere cosa c'è alle spalle del Convegno è Gino Interi, del Centro regionale Mppu: “Da qualche anno, abbiamo intrapreso un percorso orientato a riscoprire l’agire politico, mettendo in luce quelle categorie fondanti che sono state, inconsciamente o volutamente, occultate nel corso degli anni. Una di queste, su cui ci stiamo spendendo con tanti altri politici nel mondo interessati alla proposta del Mppu, è la fraternità universale. La tappa di oggi ci sembra particolarmente significativa”.

Due anni fa, riuniti con altri gruppi, movimenti e semplici cittadini dell'isola, si parlò di un “patto di fraternità” per la Sicilia. “Con il coinvolgimento di tanti – è ancora Gino Interi a raccontare - abbiamo elaborato un documento di sintesi che ha fatto da apripista. Ma non ci si poteva fermare a questo. Il passaggio “dal patto al progetto” era necessario”. (26 giugno 2010, sul sito)

E' seguita la costituzione di una rete tra le associazioni del territorio che hanno aderito progressivamente al percorso. E il Convegno del 4 marzo ne è stato in certo modo l’esito felice, dando modo di portare su un piano operativo le idee iniziali espresse nel “Patto”, di coniugare cioè in ambito politico ed istituzionale l'idea della fraternità. E il tema della riforma elettorale non poteva essere più adatto, perchè ha offerto la possibilità all'iniziativa siciliana di convergere su una più ampia azione di studio e mobilitazione nazionale, che culminerà nell'ormai imminente Convegno parlamentare promosso dal Mppu per il prossimo 22 marzo a Roma, alla Camera dei Deputati.

La giornata di Pergusa ha avuto il suo momento centrale nell'intervento di Marco Fatuzzo, presidente del Mppu internazionale, che ha presentato la relazione principale. Partendo dalla difficile transizione democratica in corso nel mondo arabo, ha ribadito la necessità, oggi diffusamente sentita, di ricercare una democrazia di qualità. E’ in questo contesto che è maturato anche il Documento-Appello elaborato da Mppu e Umanità Nuova, già illustrato anche da questo sito e diffuso nelle ultime settimane tra associazioni, movimenti e singoli cittadini desiderosi di cambiare rotta alla politica.

La giornata è stata anche occasione di conoscenza reciproca e dialogo, suddivisi per gruppi di interesse. Varie e stimolanti le comunicazioni: Liboria Di Baudo, a nome dei Movimenti civici di Sicilia, ha evidenziato l’impegno di tanti che, nella società civile, stanno operando oltre le rigidità partitiche. Pino Giaccone, docente universitario in pensione ed ex-sindaco, ha parlato di quanto sta accadendo a Baucina, un piccolo comune in provincia di Palermo: l'iniziativa di un gemellaggio è diventata lo stimolo per rinsaldare anzitutto i legami dentro la città e nel Consiglio comunale. A Vibo Valentia, in Calabria, un gruppo di cittadini ha messo in moto un percorso di informazione e formazione intorno al bene comune, facilitando momenti di dialogo e partecipazione popolare. Alcuni giovani di Belmonte (Palermo), cominciando a presenziare alle sedute del Consiglio comunale, si sono resi conto di suscitare con la loro presenza una dinamica relazionale più aperta e accogliente.

Stimoli e proposte operative, raccolte nella plenaria conclusiva, hanno indicato un orizzonte inedito perché l'appello alla fraternità in politica non rimanga una sfida teorica.