Rimborso Iva sulla tassa rifiuti: la Cassazione ha detto sì

Rimborso Iva sulla tassa rifiuti: con la sentenza 3756 del 9 marzo 2012 la Corte di Cassazione ha stabilito nuovamente che la Tia (tassa rifiuti) è un tributo e come tale non è soggetto ad Iva. Anche se non ha valore normativo, la sentenza dà maggior peso a eventuali richieste di rimborso. Ma non è automatica la restituzione dei soldi.


La sentenza della Corte di Cassazione del 9 marzo 2012 fa nuovamente chiarezza su quanto non c’era bisogno di ribadire ulteriormente: l’Iva sulla Tia 1 (tassa rifiuti) non è dovuta perché si tratta di un tributo. Quest'ultima sentenza va ad aggiungersi alla già cospicua mole di sentenze di vario grado che si sono prodotte in Italia dal lontano 2009, quando la Corte Costituzionale aveva posto la prima pietra su cui si sono fondate tutte le istanze di rimborso che gli italiani hanno presentato. Poi erano seguite altre sentenze di segno contraddittorio. L'ultimo pronunciamento della Cassazione dà un nuovo importante argomento da utilizzare nell'istanza di rimborso. Ma attenzione, dal momento che le sentenze non sono legge, la restituzione dei soldi non sarà automatica.

La prima sentenza della Corte CostituzionaleCon la sentenza 238 del 2009 la Corte Costituzionale aveva riconosciuto la natura tributaria della Tia (Tariffa igiene ambientale), con la conseguenza di non poter essere assoggettata ad Iva. Per quasi un anno i Comuni erano andati avanti in ordine sparso nel concedere o no i rimborsi e nel continuare o no ad applicare l'Iva, anche perché il Governo non aveva mai preso una decisione definitiva in merito. Nel 2010, rispondendo a un interpello presentato dalla Trevisoservizi, l'Agenzia delle entrate aveva chiarito che l'Iva non doveva essere applicata alla Tia, in quanto tributo. Ma una circolare del dipartimento delle Finanze aveva quindi stabilito che la Tia aveva natura non tributaria e come tale soggetta a Iva. Altroconsumo aveva presentato una petizione, firmata da 11mila persone con la quale si chiedeva al Governo di prendere una decisione definitiva, in linea con la sentenza della Corte Costituzionale, e di riconoscere ai contribuenti il diritto al rimborso dell'Iva pagata negli anni passati. 

I successivi pronunciamenti dei GiudiciNel frattempo, diversi Giudici di pace e Commissioni tributarie si sono espressi sulla questione, in risposta a ricorsi presentati dai singoli contribuenti. Sentenze contraddittorie. Ora la sentenza della Cassazione, che rappresenta un importante punto a favore dei consumatori.

Il futuro della Tia
Con la manovra di dicembre il nuovo Governo sembra aver dato un colpo di spugna alla questione complessa di Tarsu, Tia1 e Tia2, mandandole tutte in pensione. Infatti, a partire dal 2013 dovrebbe nascere un nuovo tributo comunale su rifiuti e servizi che sostituisce le vecchie tariffe. La legge istitutiva parla di un tributo e, come tale, non deve esser soggetto a Iva, Altroconsumo vigilerà attentamente che non vengano fatti gli stessi errori del passato.

Fonte: Altroconsumo

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