UN QUASI TRASCURABILE "QUASI"

Vi è mai capitato di restare in coda  i n auto su una strada extraurbana? Dopo un pò vi cominciate a chiedere; cosà sarà successo? Ci sarà stato qualche brutto incidente? forse dei morti, mentre metro dopo metro andate comunque avanti.
Una volta giunti nel punto causa del rallentamento, vi accorgete che non c'era nulla di grave, nulla che avesse potuto giustificare quella lunga coda venutasi a creare; solo due automobilisti che avendo avuto un piccolo urto, stanno al margine della strada a compilare il foglio per l'assicurazione. La strada era libera, soltanto ogni automobilista rallenta perdendo alcuni secondi per guardare il pur trascurabile incidente, proprio come sta succedendo anche a voi. Bastano questi pochi  secondi, moltiplicati per tutte le auto che passano ed ecco crearsi la coda, a volte anche molto lunga,  nessuno degli automobilisti che passeranno, voi compreso, penserà di avere qualcosa da rimproverarsi di avere un qualche senso di colpa. Per qualcuno questa coda ingiustificata avrà significato solo aver perso un pò di tempo, per qualche altro significherà aver perso l'occasione della propria vita. Stessa cosa succede quando noi cittadini nei nostri lavori, ma soprattutto chi riveste una qualche funzione pubblica nella politica, nella magistratura, nel clero, nella scuola, svolge il suo compito in modo "QUASI" corretto, "QUASI" completo, "QUASI" onesto, insomma "QUASI".....
Un quasi apparentemente trascurabile, tale da lasciare quieta la coscienza, tale da suggerire a se stessi che in fondo non si può essere perfetti, ma che comunque si è migliori di tanti altri. Tale da farci affrontare in modo convinto e agguerrito chiunque metta in discussione, neanche noi come singoli, ma anche lo stesso pur palesemente inefficiente sistema in cui operiamo. E' questo "QUASI" che minimizziamo, che rimuoviamo al punto da non percepirlo neanche più, che moltiplicato all'infinito crea l'ingorgo, crea l'inefficenza, crea le condizioni per far perdere del tempo ad alcuni, e l'occasione della vita ad altri.


di Gianni Profeta.

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