Belmonte e il Bilancio Creativo(ultima parte): La resa dei Conti alla Corte dei Torti e l'Era dei Ribelli
E’ una barzelletta ? O una commedia sul delirio ? Siamo a “Chi la spara più grossa” ?
Sin dall’inizio si cerca di deviare l’opinione pubblica su contenuti privi di fondamento e accuse varie, che generano confusione, e che non danno chiarezza. Ma basta leggere le “carte” …
Questo manifesto è fuori luogo soprattutto per il fatto che si cerca di attribuire colpe a chiunque (bolscevichi e giapponesi), mentre da un anno a questa parte non abbiamo mai riscontrato nell’ex amministrazione (di cui il candidato sindaco Caltagirone era vice-sindaco) la capacità nelle proprie premesse di assumersi delle responsabilità, non fosse altro per :
1) Non essere riusciti a produrre come da ordinamento il bilancio entro i termini.
Sappiamo che il Bilancio di Previsione come tale va approvato ad inizio anno e che il termine ultimo per legge per i comuni meno virtuosi è il 30 giugno, data antecedente alle dimissioni della giunta Barrale, anche se quest’anno la scadenza è stata ulteriormente prorogata al 30/08 (da un DM del 30/06), la giunta si dimise il 23/08 e non risulta un bilancio di previsione depositato. Pur volendo comprendere eventuali difficoltà a seguito dell’arrivo della commissione prefettizia sull’elaborazione del bilancio non si può certo scaricare sui consiglieri rimasti ciò che è in capo all'amministrazione ( Sindaco + Giunta), ovvero la presentazione del Bilancio. A seguito delle dimissione, tra un commissario e un altro e le dimissioni degli altri consiglieri non si è pervenuti mai alla possibilità di approvare alcun bilancio in pareggio, del resto nemmeno adesso, il 2011, si può dire chiuso in pareggio.
Ma la Corte dei Torti negli ultimi anni “ci fici u caddu” ai nostri ritardi.
C’è una delibera della Corte dei Torti, la Deliberazione n. 80/2011/PRSP (link) che ammoniva già il Comune per il consuntivo del 2009 consegnato in ritardo e con errori di fondo tra i quali
a) l’errata allocazione, tra i servizi per conto terzi, di talune voci di entrata e di spesa, non conformi ai principi contabili e all’art. 168 del TUEL;
b) La previsione di entrate relative al recupero dell’evasione tributaria rivelatesi non attendibili, atteso che, a fronte di stanziamenti per euro 1.151.350,20, sono state accertate entrate per euro 306.929,24 (26,65 per cento);
C’è un ulteriore richiamo sempre della Corte dei Torti, Deliberazione n. 308/2010/PRSP, (link) per il bilancio di previsione 2010 consegnato anche li con notevole ritardo (14/10/2010) e che non consentì alla Corte di fare i dovuti accertamenti.
2) Per la naturale responsabilità di aver amministrato per 4 anni anziché 5 che è di per sé un fallimento politico.
3) Per non essere stati capaci di prendere la palla al balzo ed impugnare il contratto ATO, nel momento in cui sia il PD che alcuni loro consiglieri infiltrati hanno con un odg in consiglio e attraverso altri mezzi, espresso la volontà di fare la differenziata e di contrastare il crescente aumento del “canone ATO“ (forse potrei chiamarlo anche “pizzo” in considerazione sia dell’entità che del servizio reso) sciogliendo appunto il contratto, sarebbe stata una maggioranza assoluta … dicesi Bulgara!
4) Per non aver correttamente applicato le penali ( abbiamo imparato che inutili sono le relazioni di Buttacavoli se poi non viene decurtato il prezzo dalle fatture o non vengono impugnate per mezzo del legale) sia all’ATO che alla ATI che gestisce l'illuminazione pubblica.
Stesso discorso della “firma del manifesto”, si vuole far passare l’idea che i bolscevichi siano espressione SOLO del “Centro Sinistra” questo per tacciare il dubbio sull’avversario politico ma non è così poiché durante le votazioni erano presenti anche gli altri consiglieri ex UDC e PDL, probabilmente infiltrati dei servizi russi cosi come tutti noi, così come le carte. Vere o false a corrente alternata, come la luce che non abbiamo ma paghiamo o come quelle di Wikileaks, come ci conviene meglio, a secondo se il vento tira da dx o da sx ! ( Vedesi Carta Canta e Carta Canta 2 sulla situazione finanziaria di fine mandato di Milone e Salerno).
Gli stessi non hanno tra l’altro certificato alcun debito falso come spiegato e non si possono ritenere responsabili di ciò che l’ex amministrazione non ha fatto, il BILANCIO previsionale cari cittadini, di qui in poi... ribelli.
Questo manifesto in definitiva è uno scarso tentativo di raggirare i ribelli ai quali è indirizzato, un manifesto di propaganda elettorale privo di prove, ad uso meramente politico, che da una visione distorta sulla realtà delle cose piuttosto che ricercarla come si proclama.
Rimaniamo In attesa di quei famosi documenti (probabilmente sottratti da un agente dal forziere comunale o “hackerati” alla Juliane Assage tristemente finito) che smentirebbero le cause se pur parziali sulla penosa situazione comunale o quanto qui descritto per continuare il sequel di Nuova Belmonte “CARTA CANTA” !
Sinceramente e sperando di non avervi annoiato.
Vincenzo Salerno – Cittadino oops ... Ribelle !
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L'opinione pubblica, come una belva, ha bisogno di essere tranquillizzata a proposito di fatti che essa non voglia odiare, mentre ha bisogno di essere aizzata a proposito di fatti che essa vuole odiare. I giornali per esempio sono restati visibilmente delusi, quando si affacciata l'ipotesi che ad ammazzare il bambino di Viareggio non sia stato, come speravano, un bruto; infatti, l'opinione pubblica sperava di poter essere soddisfatta in questo suo odio razzistico, che andava dunque drammatizzato. (5 aprile 1969 - Pier Paolo Pasolini)
A questo dico NO, le intenzioni di questo post come degli altri su nuovabelmonte.com vogliono descrivere fatti e documenti, opinioni personali e quanto sia necessario non per "aizzare", non per "tranquillizzare" ma per invogliare alla "ribellione" in senso metaforico ... invogliare alla partecipazione cittadina, al controllo sulla cosa pubblica, all'attenzione verso un interesse il più generale possibile, ad un riscatto che deve partire dai cittadini (i prolet di Orwell) attraverso un impegno derivato dalla conoscenza, nata dal confronto con gli altri ma che necessariamente deve passare da un'indagine personale su se stessi e su ciò che ci circonda.
Il dubbio è un prezioso unguento
Jiddu Krishnamurti
Il dubbio è un prezioso unguento;
benché bruci pure guarisce.
Io ti dico, invita il dubbio
quando il desiderio t’incalza,
invoca il dubbio
quando la tua ambizione
sorpassa gli altri in pensiero;
risveglia il dubbio
quando il tuo cuore esulta
di un grande amore.
Io ti dico:
il dubbio crea l’amore eterno,
il dubbio purifica lo spirito
dalla sua corruzione.
Così la forza dei tuoi giorni
sarà fatta di comprensione.
Per la piena vita del cuore,
per il volo dello spirito,
lascia che il dubbio
laceri i tuoi legami.
Come i freschi venti di montagna
destano le ombre nella valle,
lascia che il dubbio
inviti alla danza
il languido amore di una mente soddisfatta.
Non lasciare che il dubbio
si insinui oscuramente nel tuo cuore.
Io ti dico:
il dubbio è un prezioso unguento;
benché bruci, pure guarisce.
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