Sicilia VS Italia: Il commissario impugna Lombardo promulga

DOPO IL NO AL MUTUO DA 540 MILIONI DI EURo
di Redazione blog sicilia
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3 maggio 2012 - La Regione siciliana sceglie la strada della piena applicazione
dello Statuto, quindi dello scontro con il commissario dello Stato. Percorso che porterà le parti davanti ai giudici della Corte Costituzionale.

Il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo ha deciso infatti di avvalersi dei poteri attribuiti dallo Statuto e promulgare integralmente la legge “Autorizzazione al ricorso ad operazioni finanziarie” che da’ il via libera all’accensione di un mutuo di oltre 500 milioni di euro, approvata dall’Assemblea regionale siciliana nella seduta dello scorso 27 aprile, nonostante l’impugnativa avanzata dal Commissario dello Stato.
Nel “pieno convincimento che le scelte normative approvate dall’Ars, oltre che legittime, rispondano in modo efficace alle esigenze di comparti essenziali dell’amministrazione e del territorio,” dalla forestazione, agli interventi infrastrutturali”, viene spiegato, “il governo regionale ha quindi assunto la determinazione di promulgare la legge, a difesa delle competenze legislative della Regione siciliana, in relazione all’infondatezza dei rilievi avanzati dal Commissario dello Stato”.

Tra l’altro nell’impugnativa si censurano le modalità con cui la Regione siciliana intende finanziare i propri investimenti in materia di prevenzione e manutenzione straordinaria del patrimonio boschivo. Si tratta di rilievi “privi di pregio”, poiche’ le scelte legislative dell’Assemblea regionale siciliana,  ”oltre ad essere in piena armonia con le normative e i regolamenti comunitari, attingono anche al principio della somma urgenza legata ad interventi di carattere straordinario”.
Per queste ragioni, la promulgazione integrale della legge appare “un atto doveroso e costituzionalmente corretto. “E’ l’ulteriore occasione – commenta il presidente Lombardo – per rilevare l’ingerenza sempre piu’ invasiva del Commissario dello Stato, perniciosamente lesiva dell’Autonomia statutaria conquistata dal popolo siciliano”.

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