Forza D’Urto: Il Secondo Giorno della Sicilia infiamma la Calabria, blocchi a Lamezia, Catanzaro e Villa San Giovanni
IL 3° GIORNO:
AGGIORNATI QUI
Ore 23.05 in diversi comuni inziano a terminare le scorte di combustibile. Vuoti già alcuni distributori nel Palermitano. Belmonte M. asciutto da 24 ore.
Comunicato Stampa Ufficiale del 17.01.2012
Vogliamo evidenziare il seguente passo:
"Forza d'urto ribadisce in maniera categorica di non essere soggetto politico o di essere contiguo ad alcun partito politico. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno dato solidarietà comprese le forze politiche ma non bisogna dimenticare che la nostra protesta è proprio contro quello che esse hanno fatto alla Sicilia.
Agg. Ore 13.30 "La protesta continuerà se il governo non risponde"
I LEADER DEL MOVIMENTO NON VOGLIONO POLITICI
Mariano Ferro leader del movimento dei Forconi e tra i promotori del movimento spontaneo Forza D'urto: "In Sicilia sta succedendo qualcosa di inaspettato. I presidi sono ovunque e si moltiplicano di ora in ora. È probabile che se il Governo non risponde alle nostre richieste la protesta continuerà oltre la data stabilità".
IL PRESIDENTE AIAS - «La protesta per noi prosegue bene - ha detto il presidente dell'Aias Giuseppe Richici - e avevamo previsto che sarebbero nati in Sicilia presidi spontanei, dove si stano fermando negozianti ed autotrasportatori». «Sono stanco - ha concluso Richichi - a causa dell'ipocrisia dei nostri politici. La Sicilia è ferma e nessuno muove un dito, nessuno fa una dichiarazione. Dove sono i politici siciliani, anche per dire la protesta è giusta, è sbagliata. Perchè tutti tacciono? Qual'è il problema. Il problema siamo noi o sono loro?». Il Sindaco Di Santa Flavia dove questa mattina si è sfiorata una strage per il transito imprevisto di un treno "Queste persone sono disperate perché, a causa di regolamenti comunitari, non riescono più a pescare. Il costo del gasolio poi è passato da 30 a 80 centesimi al litro in tre anni." Ieri è anche arrivata la solidarietà da parte di Feditalimprese Sicilia e dall’On. Giuseppe Gianni del PID. E di poche ore fa , le 12.30la notizia che l’on. Maurizio Ballistreri del PSI solidarizza con il movimento e Titti Bufardeci, presidente del gruppo Grande Sud all'Assemblea regionale siciliana. "Non possiamo non condividere le motivazioni che hanno indotto gli autotrasportatori siciliani in sciopero da oggi perché fortemente penalizzati rispetto ai trasportatori del nord che godono delle infrastrutture,quali porti e autostrade, inesistenti o quanto meno carenti al sud."
“Gli autotrasportatori siciliani hanno mantenuto i presidi anche durante la notte tra il 16 ed il 17 gennaio 2012 e la mattina di martedì il traffico di veicoli da trasporto leggeri e pesanti è fermo nelle principali arterie. “[1]
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Ore 23.05 in diversi comuni inziano a terminare le scorte di combustibile. Vuoti già alcuni distributori nel Palermitano. Belmonte M. asciutto da 24 ore.
Problemi si potrebbero verificare anche per aziende di trasporto: Sicilbus, Ast, Amat ... FS
Comunicato Stampa Ufficiale del 17.01.2012
Vogliamo evidenziare il seguente passo:
"Forza d'urto ribadisce in maniera categorica di non essere soggetto politico o di essere contiguo ad alcun partito politico. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno dato solidarietà comprese le forze politiche ma non bisogna dimenticare che la nostra protesta è proprio contro quello che esse hanno fatto alla Sicilia.
Agg. Ore 13.30 "La protesta continuerà se il governo non risponde"
I LEADER DEL MOVIMENTO NON VOGLIONO POLITICI
Mariano Ferro leader del movimento dei Forconi e tra i promotori del movimento spontaneo Forza D'urto: "In Sicilia sta succedendo qualcosa di inaspettato. I presidi sono ovunque e si moltiplicano di ora in ora. È probabile che se il Governo non risponde alle nostre richieste la protesta continuerà oltre la data stabilità".
IL PRESIDENTE AIAS - «La protesta per noi prosegue bene - ha detto il presidente dell'Aias Giuseppe Richici - e avevamo previsto che sarebbero nati in Sicilia presidi spontanei, dove si stano fermando negozianti ed autotrasportatori». «Sono stanco - ha concluso Richichi - a causa dell'ipocrisia dei nostri politici. La Sicilia è ferma e nessuno muove un dito, nessuno fa una dichiarazione. Dove sono i politici siciliani, anche per dire la protesta è giusta, è sbagliata. Perchè tutti tacciono? Qual'è il problema. Il problema siamo noi o sono loro?». Il Sindaco Di Santa Flavia dove questa mattina si è sfiorata una strage per il transito imprevisto di un treno "Queste persone sono disperate perché, a causa di regolamenti comunitari, non riescono più a pescare. Il costo del gasolio poi è passato da 30 a 80 centesimi al litro in tre anni." Ieri è anche arrivata la solidarietà da parte di Feditalimprese Sicilia e dall’On. Giuseppe Gianni del PID. E di poche ore fa , le 12.30la notizia che l’on. Maurizio Ballistreri del PSI solidarizza con il movimento e Titti Bufardeci, presidente del gruppo Grande Sud all'Assemblea regionale siciliana. "Non possiamo non condividere le motivazioni che hanno indotto gli autotrasportatori siciliani in sciopero da oggi perché fortemente penalizzati rispetto ai trasportatori del nord che godono delle infrastrutture,quali porti e autostrade, inesistenti o quanto meno carenti al sud."
“Gli autotrasportatori siciliani hanno mantenuto i presidi anche durante la notte tra il 16 ed il 17 gennaio 2012 e la mattina di martedì il traffico di veicoli da trasporto leggeri e pesanti è fermo nelle principali arterie. “[1]
Abbiamo intervistato Franco Calderone[2] promotore del Movimento dei Forconi in presidio notturno allo svincolo di Bolognetta.
Scarseggia il carburante. Solidarietà alla protesta giunge anche dalla Calabria, dove alcuni trasportatori hanno attuato presidi a Catanzaro e Villa San Giovanni.
Ieri sempre in Calabria I binari della stazione di Paola, nel cosentino, sono stati occupati per alcuni minuti da numerosi sindaci e dal parlamentare del Pd, Franco Laratta, nel corso di una manifestazione per protestare contro il taglio dei treni dal sud verso il reso dell'Italia. La protesta non ha provocato disagi alla circolazione ferroviaria. "Abbiamo deciso di occupare - ha detto Laratta - in modo simbolico i binari senza creare disagi alla circolazione. Con il taglio attuato da Trenitalia l'Italia è spezzata in due, e questo accade proprio nell'anno in cui abbiamo festeggiato i 150 anni dell'Unità nazionale".
Ieri sempre in Calabria I binari della stazione di Paola, nel cosentino, sono stati occupati per alcuni minuti da numerosi sindaci e dal parlamentare del Pd, Franco Laratta, nel corso di una manifestazione per protestare contro il taglio dei treni dal sud verso il reso dell'Italia. La protesta non ha provocato disagi alla circolazione ferroviaria. "Abbiamo deciso di occupare - ha detto Laratta - in modo simbolico i binari senza creare disagi alla circolazione. Con il taglio attuato da Trenitalia l'Italia è spezzata in due, e questo accade proprio nell'anno in cui abbiamo festeggiato i 150 anni dell'Unità nazionale".
“Alle dieci della mattina del 17 gennaio 2012, i rappresentanti delle associazioni che hanno proclamato il fermo si riuniscono a Catania per fare il punto della situazione e per stabilire il programma della giornata. Gli organizzatori mantengono tutti i presidi attivati il giorno precedente e forse ne sorgeranno di nuovi. Intanto, aumenta il numero di stazioni di servizio che hanno esaurito il carburante e non riescono a rifornirsi e oggi potrebbe essere la giornata dove esploderà la crisi della benzina” [3]
- Presidi di autotrasportatori nei poli chimici di Augusta, Priolo e Melilli.
- Presidi con blocchi di veicoli pesanti a Palermo, presso bivio Villabate e bivio Bolognetta.
- Delegazione di autotrasportatori calabresi che attuano presidio tra Catanzaro e Lamezia Terme incontra il Prefetto.
- Presidio a Lentini, con blocco dei camion e rallentamenti del traffico auto allo svincolo Lentini-Carlentini.
- Presidi con blocchi dei camion a Modica nel Polo Commerciale ed al mercato ortofrutticolo di Vittoria.
- Blocco di camion a Messina presso Tremestieri, Villafranca Tirrena e Divieto.
- Presidi in diversi punti lungo le strade che da Caltanissetta portano ad Agrigento ed ad Enna.
- Blocco a pachino dell'accesso al mercato ortofrutticolo.
- Il coordinamento siciliano dell'Unatras invia una lettera ai prefetti della Sicilia chiedendo “di far rispettare anche il diritto a lavorare e a circolare, senza indulgenze, al pari del diritto a manifestare”. Il testo denuncia anche “minacce e intimidazioni nei confronti d'imprese e cittadini che vogliono lavorare e circolare liberamente”.
- Bloccato anche il polo petrolchimico di Augusta
- Attivato un nuovo presidio a Noto, che causa rallentamenti al traffico.
- Prosegue il blocco della raffineria di Gela per il secondo giorno consecutivo.
- Presidio di autotrasportatori anche a Catanzaro, sulla statale 280 che conduce a Lamezia Terme.
- Alle ore 10 del 17 gennaio riunione a Catania tra le associazioni degli autotrasportatori che promuovono il fermo.
AGRIGENTO:
Aggiornamenti
"Due le aree di concentramento sulle strade agrigentine: il primo presidio si trova in territorio di Canicattì, sulla strada statale 123, in direzione Ravanusa e Campobello di Licata. Il secondo lungo la strada statale 115, nei pressi del bivio per Naro. Qui il concentramento ha interessato soprattutto agricoltori e braccianti agricoli, provenienti da Camastra, Naro, Palma di Montechiaro, Ribera e Villafranca Sicula. Sulla statale 624, importante arteria che collega Palermo a Sciacca, traffico bloccato per un lungo corteo di Tir, trattori, automoblisti, precari e disoccupati. " Fonte: LicataLive24.it
Caltanisetta:
Aggiornamenti
"Due le aree di concentramento sulle strade agrigentine: il primo presidio si trova in territorio di Canicattì, sulla strada statale 123, in direzione Ravanusa e Campobello di Licata. Il secondo lungo la strada statale 115, nei pressi del bivio per Naro. Qui il concentramento ha interessato soprattutto agricoltori e braccianti agricoli, provenienti da Camastra, Naro, Palma di Montechiaro, Ribera e Villafranca Sicula. Sulla statale 624, importante arteria che collega Palermo a Sciacca, traffico bloccato per un lungo corteo di Tir, trattori, automoblisti, precari e disoccupati. " Fonte: LicataLive24.it
Caltanisetta:
Ore 14.20 Città Bloccata
Ragusa:
Rispetto ai quattro presidi annunciati in provincia, mercati di Scicli e Donnalucata, porto di Pozzallo e statale 115 a Modica, si è aggiunto anche il mercato ortofrutticolo di Vittoria dove una cinquantina di Tir e camion bloccano di fatto la piena operatività del mercato. Il fronte appare compatto anche se si sono registrati nella serata episodi di intolleranza.
il massimo picco è nel triangolo tra Ragusa, Modica e Scicli mentre la parte occidentale della provincia è al momento non particolarmente toccata. Lungo la Ragusa Modica il traffico è stato rallentato ed ingorghi si sono registrati stamane all’entrata di Modica, zona Polo commerciale, dove c’è stato un concentramento di camion e Tir. Situazione molto precaria anche a Scicli attorno alle aree dei due mercati ortofrutticoli, di Scicli e Donnalucata.
Aggiornamenti:
Ore 13.00 Manifestazione di studenti a Modica occupa strada statale
Ore 13.00 Manifestazione di studenti a Modica occupa strada statale
Palermo:
il movimento ha creato dei blocchi al porto e nel primo tratto della A19 fino a Villabate. Rallentamenti anche allo svincolo di via Oreto dove una ventina di mezzi sono posteggiati «restringendo» le carreggiate.
Ansa: A causa dello sciopero dei Tir e' stato interrotto il traffico automobilistico da stamattina sulla statale Palermo-Sciacca all'altezza di San Cipirello per un presidio organizzato del Movimento 'Forza d'urto' per il blocco dei trasporti organizzato fino a venerdi' prossimo. Quaranta mezzi pesanti hanno organizzato il blocco. Il traffico viene deviato sull'autostrada. Nella zona vi sono pattuglie della polizia stradale, dei carabinieri e della guardia di finanza.
Ore 12.30 Bloccato il passaggio a livello di Altavilla Milicia
17/01/2012 Blocco A Santa Flavia dei Pescatori |
Aggiornamenti: Ore 11.30 Bloccati i treni ad Altavilla Milicia. Rifornimenti gasolio Trenitalia bloccati sino al 23 , rischio fermo treni diesel.
Ore 10.00 Pescatori bloccano treni a Santa Flavia e Cefalù , sfiorata la strage, un treno piomba sui manifestanti. I pescatori erano partiti in corteo dal mercato ittico una mezz'oretta prima. BagheriaNews
Ore 12.30 Bloccato il passaggio a livello di Altavilla Milicia
Catania
Fulcro della protesta,Sin dalla mattina, sotto una pioggia battente, autotrasportatori e agricoltori, si sono riuniti in presidio al casello di San Gregorio, all´altezza dello svincolo per i paesi etnei. Blocchi anche sulla statale 114, nei pressi dell´hotel Orizzonte di Acireale, e al casello di Giarre.
Presidi
• Piazzale antistante il Porto di Catania
• Zona Industriale Rotonda VIII Strada
• Tangenziale di Catania pressi svincolo Paesi Etnei
• SS 114 Bivio pressi Hotel Orizzonte
• Trepunti di Giarre
Aggiornamenti:
• Zona Industriale Rotonda VIII Strada
• Tangenziale di Catania pressi svincolo Paesi Etnei
• SS 114 Bivio pressi Hotel Orizzonte
• Trepunti di Giarre
Aggiornamenti:
Ore 14.17 Assembramenti a Palagonia
Siracusa:
Siracusa:
Cinquecento persone, tra contadini, camionisti, artigiani e commercianti, hanno dato vita a Gela una manifestazione di protesta organizzata contro la manovra finanziaria del governo Monti. dal «Movimento dei Forconi» e dai sindacati degli autotrasportatori, Aias e Aitras contro la manovra finanziaria del governo Monti. Alle porte di Gela, intanto, si organizzano alcuni presidi dei dimostranti, che non bloccano il traffico ma lo rallentano notevolmente, causando disagi agli automobilisti. Lo sciopero potrebbe inasprirsi nei prossimi giorni con il blocco totale del traffico pesante da e per Gela.
Aggiornamenti:
05.00 Un uomo che prendeva parte ad un presidio è stato accoltellato a Lentini, in provincia di Siracusa, da un ambulante che voleva forzare uno dei blocchi all'interno della città.(fonte)
12.00 a Lentini i blocchi oggi sono più serrati con più disaggi anche per le autovetture
Ore 12.50 TUTTI I NEGOZZI BANCHE BAR TUTTO CHIUSO A PORTOPALO
Ore 14.30 Gli studenti di Noto si stanno organizzando x dm x andare a manifestare allo svincolo
Ore 14.56 Anche a PACHINO negozi chiusi, incluse le banche.
Video da Augusta
Aggiornamenti:
05.00 Un uomo che prendeva parte ad un presidio è stato accoltellato a Lentini, in provincia di Siracusa, da un ambulante che voleva forzare uno dei blocchi all'interno della città.(fonte)
12.00 a Lentini i blocchi oggi sono più serrati con più disaggi anche per le autovetture
Ore 12.50 TUTTI I NEGOZZI BANCHE BAR TUTTO CHIUSO A PORTOPALO
Ore 14.30 Gli studenti di Noto si stanno organizzando x dm x andare a manifestare allo svincolo
Ore 14.56 Anche a PACHINO negozi chiusi, incluse le banche.
Video da Augusta
Presidi
• Raffineria ESSO/ERG/SAXXON/AGIP/ENI
• Autostrada SR / CT in prossimità dello Svincolo di Lentini
• SS 115 pressi uscita svincolo di Avola
CALABRIA
Aggiornamenti
• Autostrada SR / CT in prossimità dello Svincolo di Lentini
• SS 115 pressi uscita svincolo di Avola
CALABRIA
Aggiornamenti
La solidarietà al movimento
Un post direttamente dallo Zoo di 105: LO ZOO DI 105 Abbiamo passato la mattina a contattare le redazioni dei telegiornali di tutte le reti nazionali, rappresentando i Siciliani in protesta!!! Il tg5 ha promesso di parlarne nel notiziario delle 13:00!!! Speriamo o gli facciamo il culo a tarallo:-)
Sulle lotte in corso in Sicilia di alcune categorie del mondo del lavoro interviene il Psi di Messina. Secondo l’on. Maurizio Ballistreri, commissario del Psi provinciale “le lotte del movimento dei forconi, contro una globalizzazion…e che sta uccidendo l’agricoltura in Sicilia, quelle degli autotrasportatori e dei tassisti contro i rincari dei carburanti, devono saldarsi con le vertenze dei lavoratori del settore ferroviario, come Servirail e Ferrotel, che rischiano di perdere il posto di lavoro a causa della perdurante politica di penalizzazione nei confronti della nostra Regione e, in particolare, di Messina, da parte delle Ferrovie dello Stato. Per questo c’è bisogno di una più generale mobilitazione sociale in Sicilia, anche con forme di lotta aspre, al di là dei semplici appelli, che richiami l’attenzione del governo nazionale. In questo modo – conclude Ballistreri – si potrà creare un vasto movimento di lotta per i diritti sociali calpestati nella nostra Regione, che costituisca anche un esempio di reale impegno per l’autonomismo siciliano, a fronte delle alchimie di un ceto politico asserragliato nelle stanze del potere e sordo ai richiami del popolo della nostra Isola”. (fonte)
Protesta Movimento Forconi e Forza d'Urto, il commento dell'on. Pippo Gianni: "Sicilia non può non ascoltare”[4]
"Oggi la Sicilia, non può e non deve non ascoltare un grido di dolore e di disperazione che rappresenta l’intero popolo siciliano". Commenta così l’on. Giuseppe Gianni del PID, la 4 giorni di protesta organizzata dal “Movimento dei Forconi” e dal movimento “ Forza d’Urto” per attirare l’attenzione delle istituzioni verso una situazione economica, sociale ed occupazionale che è diventata disperata.
“Sappiamo – aggiunge l’on. Gianni - che queste organizzazioni additano innanzi tutto la classe dirigente e che la ritengono responsabile numero uno della loro condizione.
Da anni mettiamo in evidenza che la pressione fiscale nel nostro Paese è troppo forte, che la Sicilia paga un prezzo altissimo in termini ambientali per la presenza di numerose industrie, senza avere il conseguente ritorno economico ed occupazionale. Sono anni che sosteniamo che è assurdo che a Siracusa, dove insiste il più importante polo di raffinazione del greggio dell’Europa, la benzina abbia costi stratosferici.
Non solo i nostri territori sono ormai intrisi di veleni in maniera irrimediabile, ma la disoccupazione aumenta di giorno in giorno; le nostre piccole e medie imprese dell’indotto chiudono perché le grandi committenti danno gli appalti alle imprese del nord e siamo costretti a subire i ricatti di questi industriali che un giorno si e l’altro pure minacciano di smontare tutto e portarlo all’estero. Solo per la bonifica che queste industrie sarebbero obbligate a realizzare ( il condizionale è d’obbligo ) ci sarebbe lavoro per i nostri giovani almeno per i prossimi 15 anni, ma nonostante sentenze dell’Unione Europea e impegni assunti in sede ministeriale queste bonifiche non partono mai”.
“Mi auguro – conclude l’on. Giuseppe Gianni – che coloro che stanno protestando in questi giorni, si uniscano a noi, la prima domenica di Marzo, per prendere parte alla catena umana che vogliamo realizzare attorno alle 4 raffinerie del triangolo Priolo, Melilli e Augusta, per chiedere a queste industrie che almeno nel territorio della provincia di Siracusa, rinuncino al loro guadagno nella benzina erogata alle pompe, in maniera tale da rifondare, almeno in parte il danno che la nostra popolazione subisce da 60 anni a questa parte. Potrebbe essere una risposta alle esigenze di coloro che oggi protestano, che tra le richieste della loro piattaforma rivendicativa, chiedono una diminuzione seria del costo della benzina”.
Feditalimprese Sicilia sostiene lo sciopero di Forza D'urto
"Piena solidarietà e condivisione dello sciopero proclamato per il 16 gennaio 2012 ritenendo che le decisioni del governo Monti in merito alle liberalizzazioni, all'aumento delle tasse, pesano come sempre sulla popolazione, sulle imprese, sul costo del lavoro e sull'occupazione soprattutto in Sicilia. La manovra "Salva Italia" posta con l'obbiettivo di raggiungere un punto di pareggio continua a scatenare non poche polemiche".
"Piena solidarietà e condivisione dello sciopero proclamato per il 16 gennaio 2012 ritenendo che le decisioni del governo Monti in merito alle liberalizzazioni, all'aumento delle tasse, pesano come sempre sulla popolazione, sulle imprese, sul costo del lavoro e sull'occupazione soprattutto in Sicilia. La manovra "Salva Italia" posta con l'obbiettivo di raggiungere un punto di pareggio continua a scatenare non poche polemiche".
" Liberalizzare attività come le edicole - afferma Gianluca Micalizzi presidente di Feditalimprese Sicilia - ad esempio, cambierà molti equilibri oggi presenti, con riduzione dei fatturati di queste micro-imprese ed il crollo del valore delle relative licenze commerciali, frutto di investimenti di anni di sudato lavoro, ciò avallato inoltre da una situazione di crisi strutturale che porterà inevitabilmente alla chiusura di migliaia di edicole, senza alcun vantaggio per i consumatori, dato che i prezzi dei giornali sono imposti dagli editori e quindi non ci potrà essere libera concorrenza".
Dall’estero
Le Ombre sul Movimento
L’inkiesta e il PostViola lanciano un allarme secondo cui alcuni membri sarebbero legati a Forza Nuova. Noi abbiamo intervistato uno dei principali promotori Franco Calderone che si è seduto al tavolo con Lombardo prima della manifestazione ed ha categoricamente smentito.
[1] http://www.trasportoeuropa.it/index.php?option=com_content&view=article&id=6390:fermo-autotrasporto-sicilia-17-gennaio-2012-mattina&catid=9:autotrasporto&Itemid=71
[3] http://www.trasportoeuropa.it/index.php?option=com_content&view=article&id=6390:fermo-autotrasporto-sicilia-17-gennaio-2012-mattina&catid=9:autotrasporto&Itemid=71
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