Randagi a Belmonte: un pericolo e un dovere costante

di Francesca Martorana


Si ripropone il grave fenomeno del randagismo, mai risolto a Belmonte Mezzagno. Questa situazione è diventata insostenibile, vediamo gruppi di cani abbandonati che vagano per le strade di Belmonte alla ricerca di cibo, anche tra i vari cassonetti della spazzatura, con la conseguenza di trovare spazzatura sparsa anche da loro. Ma non solo questo. Il randagismo è un problema gravissimo di salute e di incolumità pubblica. A Belmonte troviamo un gruppo di circa 7/8 cani randagi. Ma a chi spetta la prevenzione e il controllo del randagismo? In capo a chi ricade la responsabilità per i danni cagionati da cani randagi?
La prima domanda ha una facile risposta, la prevenzione spetta ad Autorità sanitarie e Comuni. Passiamo alla seconda, la Corte di Cassazione ha ribadito il principio della "corresponsabilità" dei Comuni nello svolgimento dei compiti di organizzazione, prevenzione e controllo del randagismo sul proprio territorio, considerato che anche su di essi grava l'obbligo di "adottare concrete iniziative e assumere provvedimenti volti ad evitare che animali randagi possano arrecare danno alle persone nel territorio di competenza".
In altri termine la responsabilità dei comuni va proprio ricondotta alla loro funzione istituzionale di "prevenzione del randagismo" (costruzione dei canili, vigilanza del territorio, segnalazione all'ASL dei cani randagi). In realtà già il fatto della presenza di cani randagi su un territorio comunale è segnale della responsabilità del Comune che non ha adottato quei comportamenti necessari per prevenire il randagismo, venendo così meno ai suoi obblighi.
In conclusione, il Comune è co-responsabile per i danni procurati da cani vaganti presenti sul proprio territorio e non può sottrarsi alla richiesta di risarcimento danni se chiamato in causa!
Anche i cittadini potrebbero rendersi utili per ridurre questo fenomeno, ad esempio scoraggiando attivamente la gente ad abbandonarli. Sostenendo la loro sterilizzazione, o magari adottandoli e trovare loro una casa. Queste sono soluzioni certamente migliori dell'uccisione di decine di cani senza una fissa dimora . I randagi andrebbero catturati e curati, non abbatterli, come successo qualche anno fa. Nessuno può e deve abbattere questi animali, si tratta di un reato perseguibile penalmente, e anche moralmente sbagliato!!!
Speriamo in un pronto intervento da parte di chi di dovere.

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