SCUOLA: Mamme alla riscossa!
Mamme alla riscossa!
Come sappiamo la situazione economica del nostro comune è disastrosa, per riparare una perdita idrica si deve ricorrere all'aiuto di cittadini volenterosi che in prima persona contribuiscono ai lavori.
I Belmontesi hanno assistito all'eliminazione dello scuola bus, l'assistenza ai disabili,
agli abbonamenti e potremmo continuare ancora. Nessuno o pochi si sono interessati attivamente, ci lamentiamo, ma viviamo in uno stato di apatia. Ma quale la cura per questo "malato"? I rimedi posso essere tanti, e la parola chiave è il FUTURO.
Con questo intendo le nuove generazioni, quelli che stanno pagando lo scotto di questi lunghissimi anni di cattiva amministrazione, a livello nazionale e cittadino, abbiamo perso la capacità di reazione. Far sentire la propria voce è un grande passo avanti, molti di noi avrebbero qualcosa da dire ma per paura di essere criticati o attaccati optano per il silenzio, è arrivato il momento di reagire, è arrivato il momento di vivere il nostro tempo senza lasciare scegliere ad altri quello che vogliamo.
Le mamme come i giovani hanno dato un primo segnale positivo, l'informazione attraverso i canali telematici e non, l'organizzazione di eventi sociali, la manifestazione per gli abbonamenti ed oggi la rabbia per il mancato avvio dei riscaldamenti nelle scuole, ma non basta.
Questa mattina un gruppo di mamme è andato al comune per capire il motivo dell'assenza dei riscaldamenti dato che i bambini "battono i denti" e sono costretti a tenere il giubbotto in classe. Dopo pochi minuti l'Architetto Stassi responsabile dell' ufficio tecnico, è andato in giro per le scuole ed ha evidenziato che in alcune scuole arriva il metano come nel plesso della direzione didattica sita in via Papa Giovanni, domani una squadra di tecnici farà un sopralluogo. "forse risultano - sottolinea Stassi - delle morosità da parte del comune nei confronti dell'azienda che fornisce il servizio, devo ricercare le fatture non pagate cosa che farò a breve perché insiediato da poco". Attendiamo ANCORA, sperando che ci siano almeno i soldi per pagare le fatture. Prendiamo spunto dalle mamme cari cittadini, qualcosa si è mosso, anche se poco, è questa la strada da seguire, ma non aspettiamo di diventare "ghiacciolini" per cercare di reagire, potrebbe essere troppo tardi. Giovanni Amato
Come sappiamo la situazione economica del nostro comune è disastrosa, per riparare una perdita idrica si deve ricorrere all'aiuto di cittadini volenterosi che in prima persona contribuiscono ai lavori.
I Belmontesi hanno assistito all'eliminazione dello scuola bus, l'assistenza ai disabili,
agli abbonamenti e potremmo continuare ancora. Nessuno o pochi si sono interessati attivamente, ci lamentiamo, ma viviamo in uno stato di apatia. Ma quale la cura per questo "malato"? I rimedi posso essere tanti, e la parola chiave è il FUTURO.
Con questo intendo le nuove generazioni, quelli che stanno pagando lo scotto di questi lunghissimi anni di cattiva amministrazione, a livello nazionale e cittadino, abbiamo perso la capacità di reazione. Far sentire la propria voce è un grande passo avanti, molti di noi avrebbero qualcosa da dire ma per paura di essere criticati o attaccati optano per il silenzio, è arrivato il momento di reagire, è arrivato il momento di vivere il nostro tempo senza lasciare scegliere ad altri quello che vogliamo.
Le mamme come i giovani hanno dato un primo segnale positivo, l'informazione attraverso i canali telematici e non, l'organizzazione di eventi sociali, la manifestazione per gli abbonamenti ed oggi la rabbia per il mancato avvio dei riscaldamenti nelle scuole, ma non basta.
Questa mattina un gruppo di mamme è andato al comune per capire il motivo dell'assenza dei riscaldamenti dato che i bambini "battono i denti" e sono costretti a tenere il giubbotto in classe. Dopo pochi minuti l'Architetto Stassi responsabile dell' ufficio tecnico, è andato in giro per le scuole ed ha evidenziato che in alcune scuole arriva il metano come nel plesso della direzione didattica sita in via Papa Giovanni, domani una squadra di tecnici farà un sopralluogo. "forse risultano - sottolinea Stassi - delle morosità da parte del comune nei confronti dell'azienda che fornisce il servizio, devo ricercare le fatture non pagate cosa che farò a breve perché insiediato da poco". Attendiamo ANCORA, sperando che ci siano almeno i soldi per pagare le fatture. Prendiamo spunto dalle mamme cari cittadini, qualcosa si è mosso, anche se poco, è questa la strada da seguire, ma non aspettiamo di diventare "ghiacciolini" per cercare di reagire, potrebbe essere troppo tardi. Giovanni Amato
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